Ho incontrato l’Arteterapia come un dono. 

In realtà fin da bambina, senza saperlo, ho usato l’arte come una cura. 

In quello spazio ho sempre trovato rifugio, soluzioni, balsamo e, soprattutto piacere. Quel piacere sano, naturale, spontaneo che “Signora Creatività” porta ovunque passi, e che lascia sempre dietro di sé profumo di buono.

Poi, quando ero abbastanza grande, ho verificato che l’effetto benefico dell’arte non riguardava solo me, che tante persone sperimentavano le mie stesse cose.  Avevo avuto abbastanza esperienze per sapere che le immagini possono letteralmente prenderci per mano e potenzialmente riportarci a casa. Ho sentito che volevo saperne di più.

Così ho scoperto che esisteva l’Arteterapia come metodo per accompagnare le persone verso il benessere personale. Ho deciso di formarmi su questa “cosa”. 

Sono un’artista e ad un certo punto della mia vita sono diventata un’arteterapeuta, felice di esserlo.

L’Arteterapia permette di lavorare con chiunque e in ogni contesto, permette la delicatezza, il silenzio che protegge, lo stupore, il dialogo senza le parole, l’ascolto che si fa anche con gli occhi. E tante altre cose. Di sicuro va sperimentata più che raccontata. 

Per  fare questo non occorre avere abilità tecniche in campo artistico. Il risultato estetico non è importante. L’importante è esserci. E’ importante la presenza e l’autenticità con cui ci si approccia al lavoro, sia come arteterapeuta  che come utente.

Di seguito i link per leggere piccoli articoli di pensieri personali su alcune esperienze fatte con l’arteterapia.

https://www.francescanicchi.it/una-volta-al-mese/

https://www.francescanicchi.it/la-fine-e-linizio/

https://www.francescanicchi.it/il-cuore-dei-bambini/

https://www.francescanicchi.it/ogni-venerdi-mattina/

https://www.francescanicchi.it/la-cura-di-se/

 

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